MESOLA – La presenza del direttore generale di Area, Raffaele Alessandri, all’ultimo consiglio comunale di Mesola per presentare il nuovo assetto societario della S.p.a. copparese, ora scissa in due società distinte, quella per i servizi ambientali e quella per i servizi residuali di cui il Comune mesolano detiene le quote di un 7,28% in ciascuna, è stata anche l’occasione per rispondere ad un’interrogazione del gruppo “Creare Futuro” su alcune criticità del servizio. Il capogruppo Primo Marchetti ha riferito della scarsa professionalità di alcuni operatori che hanno inveito contro alcuni anziani residenti sul territorio, più in difficoltà nella gestione della differenziata, anzichè guidarli ed educarli nella stessa; ha criticato l’aliquota comunale sul servizio come la più elevata del territorio, ha contestato il costo di un euro al sacchetto per quelli destinati al non riciclabile che non possono essere sotituiti da altri sacchetti equiparabili ma non conformi ed infine ha lamentato che, in caso di smarrimento del contenitore dell’umido, come gli è successo personalmente, si sia costretti a denunciarne la scomparsa alle forze dell’ordine e poi si debba andare alla discarica di Iolanda a prenderne un altro. Prima di lasciare le repliche ad Alessandri, il sindaco Gianni Padovani ha detto che tutto è migliorabile e che prima del passaggio alla differenziata, lo preoccupava maggiormente la visione dei cassonetti pieni. Ha poi affermato che, dal 1° luglio del 2014, data di inizio del servizio, al luglio di un anno dopo la differenziata è passata dal 46% al 78% con una produzione di riciclabile molto elevata. Infine ha confermato che “il sacchetto grigio”, vale a dire il non riciclabile, è l’unico a pagamento e che i Comuni stanno lavorando alla creazione di un’unica centrale di raccolta dei rifiuti. E, mentre il capogruppo di maggioranza Dario Biolcati Rinaldi, come aveva fatto Marchetti, ha auspicato uno spostamento della raccolta del verde, che ora avviene il sabato, ad un altro giorno settimanale e un maggior ricorso al mulching, ossia l’uso dell’erba tagliata come concime naturale nei giardini, Alessandri ha risposto a Marchetti. Ribadendo che l’azienda richiede una corretta educazione ai suoi operatori, ha detto che la gestione del verde, che si affida a 140 automezzi in tutta la provincia, è particolare perchè questi mezzi sono speciali e che questa raccolta è trasversale e, per quanto riguarda il costo del sacchetto grigio, è tale perchè la produzione del non riciclabile deve essere penalizzato. Sui contenitori dell’umido, ha detto che essi sono beni pubblici in comodato d’uso gratuito ai cittadini e che, sul ritiro del verde, esso non è ancora un servizio prenotabile ma che, in via sperimentale, a Formignana, Mirabello e Ro, i camion che lo raccolgono sono dotati di navigatore satellitare in vista di una raccolta mirata in futuro.
Lorenzo Gatti