Stili di vita ed alimentazione

Incontro organizzato dal nido "Gabriella" di Bosco - 13 October 2015

BOSCO – La “13a sagra del radicchio”, appena conclusasi, è stata anche l’occasione per parlare di cibo e bambini. Il gruppo educativo del nido d’infanzia “Gabriella”, in collaborazione col Gruppo Mappe di Comunità, ha organizzato una conferenza sul tema “A tavola non solo si mangia: stili di vita e alimentazione”, che si è tenuta presso il nuovo Ecomuseo di Bosco in Piazza Vittorio Veneto, ex Nico Soccorso. Era presente anche l’assessore alla Cultura ed allo Sport, Lara Fabbri. Davanti anche a numerose operatrici dei nidi, ne hanno parlato le relatrici Alessandra Ruffoni, psicologa, coordinatrice pedagogica di alcuni nidi d’infanzia, e Susanna Garbini, pediatra. Abbastanza allarmanti i dati che ha fornito la dottoressa Garbini, anche con l’ausilio di slides, sul rapporto tra le persone ed il cibo nel mondo: ben 1 miliardo di individui sono in sovrappeso di cui 300.000 obesi. Per questo è una vera e propria patologia chiamata la pandemia del 3° millennio. E’ importante svolgere attività fisica ed in questo la famiglia svolge un ruolo fondamentale. Ed ancora: negli anni ’80 negli USA, c’è stato un aumento del 45% degli obesi con conseguente innalzamento dei casi di diabete di tipo 2 o diabete dell’adulto, appunto causato soprattutto da obesità, e di altre patologie. L’obesità deriva sia da fattori ereditari sia dallo stile di vita: un bambino nato da genitori obesi ha un rischio dell’80% di essere un adulto gravemente in sovrappeso. Ed inoltre il 79% dei bambini italiani trascorrono almeno o più di tre ore alla televisione o ai videogames. Per la Garbini bisogna che i piccoli effettuino quei 15-30 minuti al giorno di movimento o attività sportiva. Bisogna ricordare che la prospettiva di vita degli obesi si accorcia di circa 10 anni. In Italia il 36% dei piccoli è obeso, più al Sud che al Nord e che, con gli ultimi dati che fortunatamente sono in miglioramento, il 31% sono in sovrappeso. I genitori tendono a sottovalutare questo problema ed anche la scuola ricopre un ruolo importante. Sbaglate anche alcune abitudini alimentari italiane: 1 su 10 non fa colazione prima di andare a scuola, 3 su 10 non fanno una colazione adeguata, invece 8 su 10 eccedono nella merenda di metà mattina ed addirittura 1 su 4 non consuma frutta e verdura. La Ruffoni invece ha proposto alcune riflessioni di tipo psicologico sull’importanza dell’alimentazione e della condivisione famigliare dei momenti dei pasti perchè non è il solo soddisfacimento di una necessità e di un piacere ma stare a tavola, senza Tv, è anche un importante momento affettivo e relazionale. (Nella foto: l’assessore Lara Fabbri)

Lorenzo Gatti


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