L’assessore “stakanovista”

Elisa Bellini segue cinque assessorati - 25 March 2016

MESOLA – Dopo il rimpasto di giunta conseguente alle dimissioni dell’assessore Michele Uccellatori, Elisa Bellini è diventato probabilmente l’assessore più stakanovista del Comune. Già titolare di Servizi Sociali, Sanità ed Edilizia Pubblica, al giovane assessore, laureata in Giurisprudenza, il sindaco Gianni Padovani ha delegato pure Fondi Strutturali e Bilancio. Cinque gerenze che non la spaventano. Anzi la motivano ancora di più.
“Sono contenta di queste cinque deleghe – dice l’assessore Bellini – e ringrazio il sindaco per la fiducia accordatami. Tra l’altro, i due nuovi incarichi, per coincidenza, arrivano al momento giusto perchè mi sono recentemente formata su questi due ambiti. Infatti recentemente ho partecipato a Roma ad un corso in Amministrazione Municipale organizzato dall’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani, ndr) e in un viaggio a Bruxelles ho approfondito il tema delle Politiche Comunitarie. Inoltre la mia tesi di laurea è stata in Diritto Comunitario Internazionale”.
Tra breve dovrà presentare il bilancio in consiglio comunale. E’ sempre un appuntamento importante per un Comune.
“Al prossimo consiglio, comunque entro marzo, dovremo presentare il bilancio preventivo ma è già stato costruito, in grossa parte, da chi mi ha preceduto. D’ora in avanti potrò operare io e, per questo, ho già preso contatti con la ragioneria comunale con cui stiamo lavorando a stretto contatto”.
Altro nuovo assessorato: i Fondi Strutturali così rilevanti per un territorio economicamente fragile come questo.
“Per questo ambito abbiamo degli stretti rapporti con il Gal Delta 2000 di Ostellato e ci muoveremeo anche autonomamente per ricercare dei fondi”.
Il suo carico di lavoro come amministratore aumenterà necessariamente.
“L’attività politica mi piace e mi ci dedico con impegno, ovvio che con queste nuove deleghe mi sarà richiesto un impegno ancora maggiore ma per me è stato un importante attestato di stima da parte del sindaco Padovani e rappresenta una formazione per il futuro”.

Lorenzo Gatti