Quale futuro per la centrale di Porto Tolle?

Il parere del sindaco Claudio Bellan - 3 February 2017

PORTOTOLLE – Quale sarà il futuro della centrale termoelettrica di Portotolle? All’indomani della sentenza della Corte d’Appello di Venezia che ha assolto gli ex vertici Enel nel cosidetto processo Enel-bis, sono in tanti a chiedersi quale sarà il destino dell’ex sito energetico. Come si schierano gli amministratori veneti?
Nei giorni scorsi, il sindaco del comune di Portotolle, Claudio Bellan, che ospita l’ex centrale, ha detto che spera che non si ripeta quanto visto a Pietrafitta, in provincia di Cosenza, dove la riqualificazione della ex centrale a lignite del luogo è rimasta incompiuta e, secondo la stampa locale, i carabinieri del Noe avrebbero accertato criticità di natura ambientale con il superamento delle soglie di contaminazione e la presenza di rifiuti abbandonati all’interno.
Per il primo cittadino portotollese, la volontaà di restare in giudizio nel procedimento Enel-bis ha rappresentato il passo giusto per richiedere un ripristino ambientale dell’area, sita dentro la riserva di biosfera riconosciuta dall’Unesco.
Per Bellan, ora Enel dovrà chiarire il proprio impegno relativo alla bonifica della centrale e finora l’azienda non ha ancora quantificato le spese per il ripristino dell’area, elemento che rappresenta un passaggio chiave per valutare qualsiasi nuovo investimento inerente il sito.

Lorenzo Gatti


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