MESOLA – Può la vitalità o meno di un paese essere misurata con la presenza di un albero di Natale in piazza durante il periodo delle feste? Per qualcuno si come per Primo Marchetti del circolo socialista “Sandro Pertini”. Ma l’albero è solo la punta dell’iceberg di problemi che, per l’ex candidato sindaco, attanagliano tutta la cittadinanza. “E’ avvilente constatare che Mesola capoluogo comunale sia l’unico paese a non aver allestito un albero di Natale durante le festività – spiega Marchetti – e faccio risalire ciò al malessere ed alla rassegnazione che i commercianti e i cittadini tutti ormai vivono in questo momento”.
Ad onor del vero un albero in piazza Umberto I c’era anche se per l’esponente socialista questa installazione metallica non poteva essere considerata tale. Ma, come detto, questo è solo un segnale perchè, per lui, i problemi sono strade sporche, illuminazione precaria, segnaletica stradale pericolosa e la mancanza di qualunque prospettiva economica futura.
“La maggiore colpa di questa disagio – continua – è da imputare ad una sciagurata Amministrazione Comunale che ha di fatto estinto economicamente questo paese; certamente ci sono delle responsabilità anche da parte nostra nell’accettazione di tutto questo. E’ avvilente pensare come si sia persa la capacità di reagire a tutela dei propri diritti ed al futuro dei propri figli. Chiedo quindi ai mesolani di reagire e di sostituirsi, laddove possibile, ad un’Amministrazione incapace di creare le condizioni per uno sviluppo economico locale. Se continua così tra pochi anni questo paese morirà ”.
“Tutti sappiamo – prosegue la sua accusa – delle enormi promesse fatte dal sindaco Marchesini in campagna elettorale: le sta mantenendo tutte tranne quelle per il capoluogo ed invece stanno venendo meno quelle avanzate dagli assessori locali Uccellatori e Caraccio, principali responsabili del default di questo paese”.
“Mi rivolgo a tutti – conclude il suo accorato appello – affinchè non si perdano i valori che il nostro paese ha, rimbocchiamoci le maniche e diamo l’esempio ai giovani perchè possano creare le basi per un futuro migliore”.
Lorenzo Gatti
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