BOSCO – Lo scorso 25 aprile, dopo alcuni giorni di chiusura per i lavori di ripristino della pavimentazione divelta per motivi ambientali e di traffico, sono stati rimosse le transenne di cantiere e ha ripreso la normale circolazione delle auto in Piazza Vittorio Veneto. In attesa delle fioriere, la cui installazione era già stato anticipato dall’Amministrazione Comunale, sono stati posizionati agli ingressi degli ingombri per evitare il passaggio dei mezzi pesanti e per ridurre la velocità di transito. Come anticipato durante la consulta di frazione della scorsa settimana, oltre alle fioriere verrà collocato anche un box con velox proprio per garantire un controllo costante della velocità .
“L’intervento ha interessato circa 60 metriquadrati di piastre sui 3.000 della piazza – spiega il sindaco Lorenzo Marchesini – e ben poche sono risultate quelle danneggiate; il distacco è apparso concentrato in prossimità dei giunti di dilatazione ove si concentrano con più forza le azioni legate al transito dei veicoli ed all’azione corrosiva di acqua e ghiaccio”.
Durante la consulta oltre ai rappresentanti dei gruppi consigliari, erano presenti molti dei cittadini che su Facebook avevano puntato il dito sulla questione sollevando dubbi e responsabilità sia in ordine alla scelta amministrativa e progettuale che all’esecuzione dell’opera e e hanno ribadito le loro perplessità sul fatto che solo dopo quattro anni si siano manifestati questi distacchi.
Il Sindaco, accompagnato dal tecnico progettista e direttore dei lavori, ha rimarcato che la scelta di pavimentare la piazza con il porfido è stata determinata dalla indicazione condivisa con la cittadinanza, in numerosi incontri, di trasformare o meglio di riportare, per quanto più possibile, quella che era diventata con il tempo una strada, sempre più velocemente trafficata, nel luogo principale di incontro e convivenza della comunità e quindi in una piazza, sia pure aperta al parcheggio ed al transito lento dei veicoli.
Purtroppo l’uso è stato altro e tutti hanno convenuto sulla necessità di escludere il transito ai mezzi pesanti e sulla necessità di ridurre la velocità dei veicoli, ma molti dei partecipanti hanno addirittura proposto di considerare di tornare all’asfalto.
Il Sindaco ha stigmatizzato questa posizione ritenendola, oltre che contraria ai nuovi bisogni del vivere sano, del tutto sproporzionata rispetto a quanto si è evidenziato ed ha assicurato e richiesto maggiore attenzione e cura per questo luogo che è patrimonio identitario di tutti e simbolo stesso della comunità .
Lorenzo Gatti
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