MESOLA – Iniziati lo scorso 25 luglio, in questi giorni si stanno realizzando i lavori di sistemazione delle vie Belmonte e Biverare danneggiate dal sollevamento dell’asfalto a causa delle radici degli alberi ubicati sui cigli delle due importanti strade del comune che rappresentano un disagio per gli utenti delle stesse in quanto la sede stradale presenta smottamenti ed avvallamenti.
Come spiega il vicesindaco Dario Zucconelli l’intervento in Via Belmonte è stato modificato rispetto al progetto originale “Stiamo realizzando un intervento – dice – sugli impianti arborei di Via Belmonte e del Viale Biverare, l’importo complessivo dei due interventi è circa di 100 mila euro e prevediamo di finirli a metà ottobre. Via Belmonte è caratterizzata da un’impianto arboreo composto da pini domestici a lato della sede stradale mentre per il viale Biverare c’è un’alternanza fra pini domestici e pioppi cipressini”.
“L’intervento – prosegue Zucconelli che è assessore ai Lavori Pubblici – consiste in entrambi i casi nel recidere le radici superficiali, realizzare una ‘trincea’ alla distanza di 2 metri dalla pianta, della larghezza di 50 centimetri per una lunghezza di 4 o 5 metri ma in Via Belmonte abbiamo deciso di diminuire la profondità dello scavo dai 50 agli 80 centimentri anzichè il metro di partenza. All’interno della ‘trincea’ verrà posta verticalmente una barriera vera e propria, costituita da una sezione di geogriglia avvolta con uno strato di film estruso in politilene. Dopo aver realizzato l’intervento sopra citato, abbiamo rimosso lo strato d’asfalto coinvolto dagli avvallamenti ed abbiamo ripreso gli stessi con uno strato bituminoso “.
Poi Zucconelli sgombera il campo su una questione che ha creato alcune discussioni in paese. “Nel caso di Via Belmonte siamo di fronte ad una specie di alberi, il pino domestico, che è tutelata e che, a mio parere, rappresenta un elemento di pregio per il nostro territorio: allora o si abbattevano tutti gli alberi, con un grave danno al paesaggio, realizzando per me uno scempio ambientale enorme oppure, come abbiamo scelto, si andavano a limitare al minimo i danni provocati dalle radici. Sappiamo che questo interevento non sarà risolutivo e che in futuro si dovrà reinterevenire. Di certo c’è che per rendere questa strada più sicura, dove l’Amministrazione ha già posizionato degli attraversamenti rialzati di rallentamento, tutti i veicoli devono moderare la velocità dai 30 ai 50 km/h”.
Lorenzo Gatti
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