MESOLA – Si è svolta, presso la sala convegni del castello estense, nei giorni scorsi la conferenza intitolata “Il cibo è un problema per te?”, organizzata dall’associazione “Cibo e gioia”, che da alcuni mesi opera relativamente alle problematiche legate al cibo attraverso gruppi anonimi di sostegno ed attraverso la tecnica del self-help sul modello degli alcolisti anonimi e svolge incontri settimanali a S. Giuseppe, Mesola e Lido degli Estensi.
Dopo l’introduzione di uno dei componenti dell’associazione, Francesco, che ha raccontato la sua sofferta esperienza di bulimico prima ed anoressico poi conclusasi felicemente grazie all’aiuto dei medici e dei gruppi d’aiuto, la biologa e nutrizionista Arianna Bernardi ha svolto una panoramica sui disturbi dell’alimentazione che possono condurre anche all’obesità individuando tre tipologie di pazienti che si nutrono troppo: gli iperfagici prandiali, i grignotteurs, dal francese smangiucchiare, e i binge eaters che sono affetti da una sindrome da alimentazione incontrollata che si presenta grave e complessa dal punto di vista psicologico.
Don Lugi Corradin, fondatore della comunità “Il timoniere” di S. Giustina e parroco di Mesola, ha ricordato che la persona si realizza quando apre il ventaglio delle proprie relazioni e che la libertà si coniuga con la responsabilità ; nella comunità terapeutica si cerca di recuperare la persona. Al proposito Michele, ospite della comunità di S. Giustina, ha raccontato la sua dolorosa esperienza di tossicodipendente che ha vissuto per strada dal 2003 al 2007 e che ha visto morire per overdose un ragazzo di 22 anni.
Infine la psicologa Emanuela Biagi, consulente della comunità mesolana, ha evidenziato la filosofia del progetto uomo: l’importanza della condivisione ed il ritrovare se stessi, la propria dignità ed il rispetto di sè attraverso un’esperienza di comunità che dà considerevole valore al gruppo. Questa filosofia vale per tutti i tipi di dipendenza, compresa quella da cibo.
Per informazioni: ciboegioia@gmail.com oppure 347/4808172.
Lorenzo Gatti
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