Continua il processo a carico di Enel

Sfilano i testimoni della difesa - 28 January 2014

ROVIGO – Una delle ultime udienze del processo ad Enel per l’ipotesi di disastro in relazione alle emissioni in atmosfera, che quindi potrebbe aver interessato anche Mesola ed il suo territorio, dell’impianto di Polesine Camerini, ha visto protagonisti i testimoni della difesa.

Maurizio Urbani, fino al 2006 responsabile ambiente della divisione generazione ed energy management di Enel, ha relazionato sul controllo degli effetti ambientali prodotti dall’impianto polesano nel suo assetto ad olio combustibile. Lo stesso ha confermato, sulle presunte violazioni rispetto al complesso delle emissioni presenti sul territorio, “che i gruppi della centrale di Porto Tolle erano autorizzati a funzionare in deroga a quanto previsto dal decreto ministeriale 12 luglio 1990, ritenuta la straordinaria necessità ed urgenza di garantire la sicurezza del sistema elettrico nazionale”.

A sua volta Iacchetta, responsabile dell’Unità di Sicurezza dei lavoratori di Enel produzione dal ’87 al 2003, ha riportato che alla sua unità non arrivarono mai segnalazioni di specifici problemi riguardanti la salute dei lavoratori ricollegabili alle condizioni di lavoro ed ambientali della centrale. In conclusione Barbieri (Enel), ha argomentato sulle attività e i risultati relativi alle manutenzione e all’esercizio della centrale stessa.

Lorenzo Gatti


CLICCA QUI per Condividere l'articolo su Facebook. Ci aiuterai a migliorare

condividi incontri su twitter CLICCA QUI per Condividere l'articolo su Twitter. Per darvi un servizio migliore.


© copyright 2012-2017, Il Mesolano