La centrale di Porto Tolle ha inquinato l’ambiente?

Al processo battaglia di perizie tra accusa e difesa - 9 December 2013

ROVIGO – Sta proseguendo in questi giorni il processo che vede imputati dieci funzionari di Enel per il reato di disastro ambientale provocato dalla centrale Enel di Polesine Camerini. Due i testi per l’accusa ed uno per la difesa che hanno testimoniato recentemente. Per l’accusa, rappresentata dall’avvocatura dello Stato, ha parlato Leonardo Arru, dell’Istituto superiore per la Protezione e la ricerca ambientale: il tecnico del Ministero dell’Ambiente ha cercato di quantificare il presunto danno ambientale e sanitario provocato dalla centrale di Porto Tolle dal ’99 al 2009 riguardo alle emissioni di ossido di zolfo.Secondo i suoi calcoli, dal ’99 al 2004 ammonterebbero a ben 2,6 miliardi i danni prodotti e dal 2005 al 2009 a 26 milioni di euro.
Erronei, secondo i legali di Enel, i dati riportati da Arru che hanno condotto a numeri abnormi con la quantificazione di cifre del tutto infondate. Per gli avvocati del colosso energetico, Arru ha preso come riferimento solo le emissioni della centrale trascurando i rilevamenti delle ricadute al suolo che sono considerevolmente inferiori nei valori e i legali hanno anche contestato il riferimento agli insedimanti abitativi considerati a maggior esposizione rispetto agli inquinanti ossia quelli situati in prossimità della Statale Romea, tra cui quindi anche Mesola, che la difesa ha rammentato essere nota come “una delle arterie viarie italiane a maggior impatto ambientale”.
L’altro teste dell’accusa, il direttore scientifico dell’Istituto Ramazzini di Bologna, Morando Soffritti, relazionando su studi specifici condotti dall’istituto sulle polveri sottili, ha spiegato come le patologie respiratorie e degenerative siano dovute alle emissioni della centrale.
Anche in questo caso il collegio di difesa ha smontato la tesi di Soffritti parlando di valutazioni del tutto generiche e basate su studi internazionali di vicende diverse da quelle in oggetto, come è stato il crollo delle torri gemelle a New York l’11 settembre 2001.
Testimonianza favorevole ad Enel è invece arrivata dal medico locale Pierfranco Poletti che ha detto di non poter riferire di un aumento di patologie respiratorie nella popolazione dal ’93 al 2009 ma che anzi la percentuale di queste malattie nella zona rimane in linea con le statistiche diffuse dalle aziende sanitarie di tutto il Nord-Est.

Lorenzo Gatti


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