E’ veramente una “Buona scuola”?

Incontro sulla legge 107 con l'Assessore Regionale Bianchi - 21 January 2016

BOSCO – La riforma della scuola introdotta dal governo Renzi, chiamata appunto “La buona scuola”, avvia veramente un cambiamento positivo per la scuola italiana? Su questo tema si sono misurati l’altra sera presso la sala civica di Bosco, Patrizio Bianchi, economista ed assessore regionale a scuola, formazione ed università, Marcella Zappaterra, consigliere regionale Pd, ed i numerosi operatori della scuola di tutti gli ordini presenti in sala insieme all’assessore comunale alla sanità Elisa Bellini ed al sindaco Gianni Padovani. Il segretario Pd Morena Feggi ha coordinato il dibattito mentre l’assessore comunale all’Istruzione Lara Fabbri ha presentato la Legge 107 del 2015, alias la riforma. Che passa per l’autonomia scolastica, per un piano straordianrio di assunzioni del personale, per il potenziamento della competenze linguistiche e di alcuni altri ambiti, per l’arriccimento dell’alternanza scuola-lavoro per gli studenti, per l’obbligatorietà di un continuo aggiornamento dei docenti, per lo stanziamento di fondi per l’edilizia scolastica ed infine per l’attrazione di fondi da parte di privati per le scuole. Tanta carne al fuoco sulla quale ha riflettuto il professor Bianchi. L’economista ha parlato “di un forte investimento del governo sull’intera filiera scolastica a cui la Regione ha contribuito con una riorganizzazione territoriale delle scuole, come ad esempio l’accorpamento in istituti comprensivi, in una responsabile visione d’insieme”. Bianchi ha poi parlato di un investimento regionale sull’edilizia delle scuole di 57 milioni di euro, ottenuti con un mutuo alla Banca Centrale Europea, e di 23 interventi in provincia concentrati in città e nel Basso Ferrarese per garantira la sicurezza delle persone. Ma gli investimenti ci sono stati anche nell’innovazione tecnologica, vedi banda larga, e nel ridisegno delle competenze rilasciate dalle scuole tecniche e professionali, Al proposito, l’istituto “Remo Brindisi” del Lido degli Estensi diventerà un polo legato ai mestieri del mare. “Idea della centralità della scuola come elemento portante della società” deve essere il punto fondamentale per l’ex rettore che ha parlato di 268 assunzion di docenti in Regionei, fra posti comuni e di sostegno. “I territori devono essere più vicini alle loro scuole – ha spiegato Bianchi- e questa riforma non può essere vista solo dall’interno della scuola ma fa parte di una riforma istituzionale più ampia del Paese”. Detto che nelle scuola italiane aumenta progressivamente la multirazzialità, per il professore “oggi c’è più bisogno di scuola di un tempo, paradossalmente l’autonomia scolastica ha più bisogno di prima del territorio, finora la scuola, erroneamente, è sempre stata data per scontata ed è fondamentale per una comunità perchè fa comunità”. L’economista ha poi risposto ad alcuni interventi proposti dal pubblico, assai ferrato in materia.

Lorenzo Gatti


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