Il grande cuore di Bosco

Acquistato un defibrillatore con i proventi di una cena di beneficenza - 19 October 2013

BOSCO – Risultato di considerevole importanza sociale raggiunto l’altra sera dall’U.S. Bosco che, grazie ad una cena di beneficenza svoltasi nei giorni scorsi sotto lo stand della sagra del radicchio, è riuscita ad acquistare un defibrillatore per il campo sportivo ma che sarà messo a disposizione della cittadinanza per ogni evento pubblico dalla società. Numerosissimi i partecipanti alla cena il cui ricavato è stato appunto utilizzato per questo nobile gesto. Tra gli altri erano presenti alla serata, intitolata “Abbiamo a cuore il nostro cuore”, il sindaco Lorenzo Marchesini, l’assessore alla sanità Gianni Padovani ed il presidente di CASA Mesola Michele Mangolini.
A preparare ed a servire la cena a base di radicchio, insieme allo chef Mauro Spadoni, gli studenti dell’istituto alberghiero “Orio Vergani” di Ferrara guidati dai docenti Massimo Pagani in sala e Liborio Trotta in cucina.
“Siamo sempre in prima linea – ha affermato la dirigente scolastica Roberta Monti – in queste iniziative e, dopo il terremoto del 2012, i nostri studenti hanno servito i pasti ai terremotati. Inoltre abbiamo già partecipato alla sagra dell’asparago di Altedo, alla sagra dell’ortica di Malalbergo ed alla sagra del “pescelaccio”, il matrimonio tra il pesce di Gorino ed il tortellaccio di Scortichino”.
“Complimenti agli organizzatori perchè l’importanza della tematica è rilevante – ha detto il cardiologo dell’ospedale del Delta Giovanni Pasanisi – il defibrillatore è usato in ambito sportivo ma non solo per questi scopi. Sarebbe importante che ogni squadra di calcio avesse un defibrillatore. Basti pensare che la percentuale di sopravvivenza all’arresto cardiaco improvviso è inferiore al 7% e che la probabilità di successo della rianimazione si riducono del 10% ogni minuto che passa. Invito la cittadinanza ad un incontro sulla prevenzione cardiovascolare che si svolgerà il 23 novembre alle 15,30 a palazzo Bellini a Comacchio”.
“Ringrazio gli organizzatori – ha concluso lo chef Mauro Spadoni – che hanno creduto in questa serata che ha un nobile scopo, magari ce ne fossero di più di queste iniziative in tutte le sagre con obiettivi a favore della popolazione”.

Lorenzo Gatti