La cultura paga l’epidemia

Intervista all'assessore Lara Fabbri - 6 June 2020

MESOLA – Cultura e pubblica istruzione, comportando in modo naturale ed imprescindibile l’aggregazione, sono due tra i settori che hanno più pagato l’epidemia. Vari sono anche i progetti rimandati o annullati dal Comune di Mesola in questi due ambiti. Lo sa l’assessore Lara Fabbri che, a questi due settori, unisce quello dell’agricoltura. Partiamo da quest’ultimo che sembra essere il meno penalizzato:”L’attività agricola è sempre proseguita – spiega l’assessore – ed è stato uno degli ambiti meno colpiti. Il processo di lavorazione si è solo rallentato per l’innalzamento delle misure di sicurezza igienica che hanno comportato meno lavoratori nella fase di lavorazione dei prodotti. Sono diminuite le esportazioni verso l’estero col rallentamento dei trasporti mentre sono rimaste invariate quelle per il mercato nazionale. Anche questo settore ha beneficiato dei contributi stanziati dal governo inoltre noi come Amministrazione supporteremo la proposta, arrivata dalle associazioni di categoria ed ancora in fase embrionale, di sostenere le aziende nelle spesse di sanificazione ed acquisto dei Dpi (dispositivi di protezione individuale, ndr) come le mascherine”. Per la Pubblica Istruzione e la cultura sussistono numerosi punti interrogativi. Partiamo dalla prima. “Abbiamo esonerato dal pagamento delle tasse legate ai servizi scolastici – continua la Fabbri – tutti gli ordini di scuola. A chi ha già pagato sarà restituito la quota in eccesso. Intanto lavoreremo alla rete internet per sostenere la scuola alla ripresa delle attività ed aiuteremo come possiamo le famiglie. Anche per i centri estivi c’è un punto interrogativo ma li vorremmo realizzare, da anni li organizziamo. Se non saranno a giugno, li faremo a lugli, agosto e settembre”. Di certo c’è che Mesola ha perso alcuni importanti eventi culturali previsti per la primavera e l’estate. “Sono state cancellate ad aprile e maggio – spiega deluso l’assessore – la “Fiera dell’Asparago” ed “Arpissima” una manifestazione dedicata a questo strumento che, tra il 22 e il 24 maggio, sarebbe stata ospitata presso il Castello di Mesola. Invece sono sospesi il “Rigoletto” di Verdi, che si sarebbe dovuto rappresentare in Piazza Umberto I a luglio grazie ad un progetto regionale condiviso anche coi Comuni di Codigoro e Comacchio, e quattro proiezioni all’aperto per la rassegna il “Cinema itinerante della felicità”. Poichè sarebbero manifestazioni all’aperto e sarebbero più fattibili da un punto di vista sanitario, stiamo aspettando le nuove disposizioni. Credo invece che il “Festival del teatro per i ragazzi” di settembre sarà annullato perchè si sarebbe dovuto svolgere dentro il castello e quindi in spazi ridotti”.

Lorenzo Gatti


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