BOSCO – “Venite a farvi un giro a Bosco Mesola nella via principale dei negozi, lo schifo delle condizioni di quella strada che hanno voluto per forza fare con mattonelle…Adesso è un intero insieme di buchi coperti da piastre di ferro e cartelli di pericolo, più che una strada sembra un percorso di abilità a slalom, senza aggiungere anche, che nei giorni di mercato, è già successo che delle anziane signore siano cadute incespicando nelle piastre o nelle mattonelle rotte e rialzate”. Questa la pesante accusa di Gianfranco Di Feo apparsa sul profilo Facebook della Nuova sulle attuali condizioni della piazza Vittorio Veneto di Bosco che in questi giorni è disseminata da lastre di ferro e cartelli apposti per deviare le numerose rotture del manto stradale.
“Bisogna mettersi nella testa – continua Gianfranco nel suo deciso “j’accuse” – che il Paese di Bosco Mesola è situato su una strada provinciale e non ha una vera Piazza come vogliono far risultare loro (gli amministratori, ndr). Perciò che facessero una bella asfaltata e facessero lavorare le varie attività dando parcheggi nei loro dintorni…no quelle aiuole orrende con del rosmarino all’interno. Pensare ai cittadini e per il bene delle attività, no in abbellimenti ridicoli inutili fatti con i soldi nostri”. Inaugurata pochi anni fa, Piazza Vittorio Veneto in effetti oggi più che mai appare un gruviera, piena di abbassamenti di piastrelle e smottamenti. E se nei mesi scorsi erano apparse lastre di ferro e transenne occasionalmente e solo in alcuni punti che venivano poi prontamente ripristinati, in questi giorni la situazione sembra essersi ulteriormente aggravata in quanto le spaccature sono numerose dovute probabilmente, anche se il dibattito è più mai attuale, sia al ghiaccio invernale ma soprattutto ad un fondo che non resiste al passaggio dei mezzi pesanti ma, come ha notato qualcuno, molti danni vengono provocati dalle autovetture in entrata o uscita dai parcheggi con la relativa rotazione dei pneumatici in un senso e nell’altro che sposta le mattonelle, infatti il tratto più danneggiato e in corrispondenza dei parcheggi. La polemica era già scoppiata nei giorni scorsi su Facebook.
Sempre Gianfranco scriveva: ”Dato che è più di un mese che siamo messi così! Cosa non ha funzionato? Che i lavori non sono stati fatti a dovere dato che il fondo non è stato fatto a dovere ma solo con della sabbia e che queste non sono “piastrelle” per uso carrabile ma pedonali”.
“Bastava una semplice asfaltata… – rincarava Cristian nella stessa conversazione – invece giorno per giorno continuano a staccarsi pezzi di pavimentazione! Bravo sindaco, vedi a cosa serve a risparmiare sui lavori? Che ora bisogna tirare fuori altro denaro dalle tasche dei tuoi cittadini e che sinceramente le tasche sono vuote!”.
Enrico aggiungeva:” L’idea sarebbe di chiuderla facendovi un’area solamente pedonale.”. Ma lo stesso Gianfranco replicava: “Quell’idea li non può essere fattibile. Ci sono delle attività commerciali, se si elimina il passaggio dei mezzi a piedi non ci va nessuno lì, se si chiude”.
“Senza contare – interveniva Andrea – che si sono sottratti parcheggi per questo obrobrio costato migliaia di euro e che continuerà a costare come manutenzione”.
“Una piazza con la stessa pavimentazione – precisava un altro Andrea – è stata realizzata a Ferrara prima della nostra….ha presentato subito gli stessi difetti che riscontriamo noi ora a Bosco Mesola . Nonostante ” qualcuno ” in più occasioni ha segnalato che la pavimentazione non era adatta per la nostra piazza, il consiglio Comunale ha deciso comunque di optare per questo tipo di pavimentazione molto onerosa dal lato economico”.
Il profilo dell’autore delle foto pubblicate aveva poi chiosato :”Le foto sono state pubblicate per rappresentare una certa realtà e portare avanti una certa provocazione per indurre i responsabili a cercare una soluzione esaustiva, che non sia la solita sostituzione di una decina di mattonelle, ma forse il rimpiazzo della pavimentazione con asfalto. Il tratto ammalorato, in effetti non è una piazza, ma un tratto prioritario di strada che porta al Boscone, che non ha alternative comode percorribili. A questo punto è inutile rimediare con un ripiego, quando fra qualche mese si torna alla situazione attuale ed è sicuramente improponibile il divieto di transito per i veicoli”.
Il tratto di piazza incriminato non può essere vietata alla circolazione dei veicoli, in quanto non esiste alternativa valida per raggiungere la “Gigliola” e il Boscone.
La soluzione esaustiva, suggerisce qualcuno, può essere quella di togliere le mattonelle di porfido e farci un bel piano asfaltato, casomai con bitume drenante.
Insomma la piazza di Bosco è materia di discussione in questi giorni e per l’Amministrazione Comunale è diventata una “patata bollente”. Ad essa trovare la soluzione ad una situazione che ha causato parecchio disagio.
Lorenzo Gatti
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