BOSCO – D’estate vivono asserragliati in casa per la polvere che si alza al passaggio di ogni mezzo; d’inverno, con la pioggia o la neve, la loro strada diventa un vero e proprio acquitrino per le gigantesche pozze d’acqua che si formano o dei pantani di nevischio che vi si accumulano. E, a vederle dal vivo, questi invasi d’acqua sono veramente impressionanti tant’è che prendono quasi tutta la larghezza della carreggiata. Addirittura, un residente ha puntellato dei pali a fianco della propria recinzione per far passare distante dalla stessa i mezzi che sono costretti a “dribblare” le enormi buche.
Sono esasperati i residenti di Via Vecchia Corriera a Bosco per la situazione di impraticabilità che la loro strada non asfaltata vive ormai da anni. Ivano Pozzati si fa portavoce delle sei famiglie che vivono su questa strada di campagna e ci racconta l’annosa questione che ormai va avanti da quattro anni: “Questa via è privata – dice – ma è utilizzata da numerosi agricoltori che, anche con mezzi pesanti, la usano per recarsi in località Giralda peggiorandone la condizione. Abbiamo già inviato due petizioni al Comune, nel 2009 e nel 2010, segnalando la situazione di disagio che viviamo quotidianamente ma non è servito a nulla. Non chiediamo all’Amministrazione di pagarci la sistemazione della strada, di cui siamo disposti ad occuparci noi, ma, vogliamo chiuderla con due sbarre impedendo agli altri di passarci e rovinarcela nuovamente dopo che avremmo provveduto alla manutenzione, per andare in Giralda i contadini passino da altre parti. Dal momento anche che noi residenti ci passiamo solo con le automobili e non con mezzi pesanti. Finora ci è sempre stato risposto in Comune che la strada deve restare aperta perchè di passaggio; ci siamo sentiti abbandonati; per il Consorzio di Bonifica la strada invece si può chiudere ed è quello che, arrivati a questo punto, vogliamo fare”.
Ma le problematiche non finiscono qui. “C’è stato un periodo – continua Pozzati – in cui le Poste si rifiutavano di mandarci i postini a consegnarci la corrispondenza per le condizioni del fondo stradale poi fortunatamente la questione è stata risolta. Ma anche lo stato del ponte “Fuietta” che conduce qui sono pessime: si sono staccati alcuni pezzi dei due muretti laterali sulle sponde e del pilone centrale e, ad ogni piena del canale, si stacca altro materiale. Perchè nessuno se ne occupa?”.
Ed in Comune, cosa rispondono? “La strada è privata – spiega il sindaco Lorenzo Marchesimi – e come tale noi non abbiamo le possibilità giuridica di intervenire; di strade in condizioni simili d’altra parte ce ne sono molte e ho il massimo rispetto delle famiglie che risiedono in campagna. Di solito a provvedere alla manutenzione sono i frontisti ma, in questo caso, ritengo che essi abbiano il diritto di pretendere che tutti coloro che la usano contribuiscano alla sistemazione”.
Certo è che, vedere una strada in queste condizioni nel 2013, fa una certa impressione.
Lorenzo Gatti
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