POMPOSA – Una delegazione di persone, tra cui alcuni “boscaroli”, che parteciparono, esattamente quindici anni or sono, ad estrarre da una tenuta agricola limitrofa a Pomposa il rottame dell’aereo Messerschmitt Bf 109, ancora con i resti del pilota Karl Heinz Schminke a bordo, si è recata nei giorni scorsi presso il cimitero di guerra tedesco a Costermano per rendere omaggio alla tomba del pilota germanico rimasto sepolto dalla primavera del 1944, quando fu abbattuto il suo aereo, fino all’autunno del 2001, quando, dopo lunghe ricerche, fu possibile individuare e riportare alla luce il relitto ed i resti del pilota.
Alla delegazione si è unito Don Giuliano Gandini che ha recitato una breve preghiera per per quel pilota, come per tutti gli oltre ventiduemila soldati che riposano nel cimitero di Costermano, nei pressi del Lago di Garda, affinché gli orrori delle guerre del passato non abbiano a ripetersi in futuro.
Tra l’altro Don Gandini ha un legame tutto particolare con Pomposa, avendo svolto per quasi quarant’anni la propria opera di missione nella città di Spira, ove, per quasi mille anni, sono state conservate le reliquie di San Guido abate di Pomposa. Nel 2000 collaborò fattivamente con l’allora Vescovo di Spira, Mons. Schlembach, affinché una preziosa reliquia del Santo Abate potesse ritornare nella sua abbazia, dopo quasi un millennio. Le vicende umane hanno percorsi a volte misteriosi, in quanto Don Gandini è da poco rientrato in Italia, dopo gli anni di missione in Germania, e, da pensionato, è aggiunto proprio alla Parrocchia di Costermano. Un triangolo perfetto lega le tre località d’Europa: Pomposa, Spira e Costermano.
Lorenzo Gatti