Mesola “sposa” Goro

Il consiglio comunale è favorevole alla fusione - 4 July 2018

MESOLA – Con una totale condivisione di intenti tra la maggioranza e le due liste di minoranza e con un voto favorevole quasi all’unanimità, il consiglio comunale mesolano ha deciso di approvare lo studio di fattibilità relativo alla fusione dei comuni di Mesola e Goro. Naturale prologo al referendum attraverso il quale dovranno poi esprimersi le due comunità. Con 10 voti favorevoli su 11 votanti e 0 contrari, l’unica astensione è stata quella dell’assessore all’agricoltura, Gatti, che ha espresso perplessità sulla frettolosità di questo provvedimento che, a suo avviso, richiederebbe “il chiarimento di certi aspetti”. “Monolitico” invece il fronte comune di maggioranza ed opposizioni che, in un’ora di dibattito, hanno sviscerato l’argomento. Per il sindaco Padovani, “Mesola non è poi così diversa da Goro ed ogni paese manterrà le proprie peculiarità che nessuno vuole stravolgere. In comune esistono già l’Istituto Comprensivo, alcune associazioni di volontariato e quattro società sportive”. Comunque, per il sindaco, il referendum sarà sovrano poichè “se prevarranno i “no”, anch’io voterò contro ma dovremo spiegare ai cittadini le opportunità, come le maggiori risorse, che deriverebbero da questa fusione”. Per il capogruppo di opposizione Tancini (Cambiamento e Crescita) “l’aggregazione dei piccoli comuni, altrimenti costretti alla marginalità, rappresenta il futuro e, se non andrà in porto con Goro, Mesola dovrà tentare di fondersi con altri comuni”. Per il capogruppo di maggioranza, Biolcati Rinaldi, “la fusione diventa un fatto naturale e, col referendum, i cittadini avranno nelle loro mani la possibilità di scelta”. Per l’altro capogruppo Marchetti (Creare Futuro), che ha lasciato libertà di voto ai suoi consiglieri, “questa sarebbe un’unione epocale e, viceversa, questi due paesi non avrebbero futuro ma questa questione deve rimanere apolitica”.

Lorenzo Gatti