Padovani resta sindaco

Azione amministrativa "imbalsamata" - 27 December 2018

MESOLA – Strenua resistenza del sindaco Gianni Padovani e del “suo” gruppo “Insieme per crescere” all’offensiva delle opposizioni, che richiedevano le sue dimissioni dopo la perdita della maggioranza consiliare, avvenuta nella seduta dello scorso 13 settembre quando i consiglieri Michele Gatti e Sergio Vassalli passarono all’opposizione, mozione di sfiducia respinta e proseguimento della legislatura. Almeno per ora. Ma il “muro contro muro”, insanabile e “bloccato” a sei consiglieri contro sei, con la conseguente “bocciatura” di tutte le proposte da parte delle opposizioni, ha “impaludato” l’azione di governo. Per quella che doveva essere “la resa dei conti”, dopo la seduta disertata dalle opposizioni lo scorso 18 dicembre, c’erano tanta attesa ed un discreto pubblico. Al completo l’assise comunale. Il dibattito sui punti in discussione, in una seduta che aveva temi “tecnici”, è stato preceduto da quaranta minuti di duro scontro a base di “tecnicismi” del regolamento comunale. Al punto delle interrogazioni e delle interpellanze, Padovani ha affermato che tra esse “non è ammissibile la richiesta di dimissioni essendo queste su base volontaria”, ha ribadito di non volersi dimettere ed ha auspicato una collaborazione di tutti in questi ultimi sei mesi di mandato. Perentorea la risposta di Marchetti (Creare Futuro), che dopo aver ricordato il fallimento del referendum per la fusione dei Comuni, ha invocato “un passo indietro del sindaco dato che non ci sono più i presupposti per sostenere questo governo”, lo ha accusato di convocare i consigli comunali “in orari indecenti secondo una precisa strategia” e di aver sorvolato sulle due richieste di dimissioni del 14 settembre e del 2 ottobre scorsi. Dopo aver dichiarato di aver risposto alla prima istanza di dimissioni ed aver “rinfacciato” ai due dimissionari di voler “imbalsamare” l’Amministrazione, il primo cittadino si è rifiutato di votare la richiesta in quanto era un’interrogazione e non una mozione. Gatti ha quindi dichiarato di aver abbandonato la maggioranza perchè inascoltato. Lo scontro si è inasprito quando anche Tancini (Cambiamento e Crescita) ha chiesto a Padovani “le dimissioni per responsabilità in quanto non si può governare in queste condizioni”. A questo punto il sindaco ha proposto il rinvio della votazione al prossimo consiglio pretendendo un deliberato scritto dalle opposizioni e Tancini ha “trasformato” l’interrogazione in una mozione “a risposta immediata” e l’ha presentata al momento. E’ toccato a il vicesegretario comunale Gaetano Sabattini dirimere la questione e spiegare che “pur non competendo al consiglio comunale le dimissioni, si poteva votare una mozione”. Per sei favorevoli contro sei contrari, la mozione di richiesta di “sfiducia” è stata respinta. Tutte le successive votazioni, compreso il bilancio consolidato del 2017, sono state di fatto nulle poichè le votazioni sono terminate in pareggio.

Lorenzo Gatti


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