BOSCO – E’ stato un debutto roboante quello di Simone Gallo, 32enne serramentista di Bosco, con la passione per le due ruote nel Trofeo Italiano Amatori Big Supersport (BIGSSP) nella classe 600 in sella ad una Ducati perchè lo ha subito vinto.
Da quattro anni in sella ad una due ruote da competizione, Simone aveva cominciato nel 2021 nella “Rookies Cup” classe 1000 dello stesso trofeo, nel quale ha corso per due stagioni, poi era passato nel 2024 alla “Dunlop Cup” nella quale si era classificato secondo ad un punto dal vincitore correndo per il team “Team Luca Corse” del team principal Luca Pavanini per il quale attualmente corre ancora.
“Passare dalla 1000 alla 600, da una 4 cilindri ad una 2 cilindri e da un’Aprilia ad una Ducati è stato un cambiamento drastico – racconta il centauro – ed ho dovuto stravolgere la mia impostazione di guida. E’ stata una virata motivata dai costi più contenuti, da una maggiore maneggevolezza della moto e dalla richiesta di una prestazione fisica meno stressante, è una moto più facile da guidare. In ogni caso io mi alleno con la corsa e con la bicicletta”.
Sono stati cinque weekend di passione e “a tutto gas” per Simone ed il suo team cominciati il 13 aprile e conclusisi poche settimane fa nel circuito “Piero Taruffi” di Vallelunga dove si è laureato campione; cinque prove disputate al Mugello, dove non è sceso in pista per problemi tecnici, a Misano Adriatico, in due occasioni, con un primo ed un secondo posto, a Cremona, dove è arrivato ancora sul secondo gradino del podio, ed appunto a Roma dove ha trionfato nella gara e nella classifica generale.
“Mi aspettavo di arrivare tra i primi – dice ancora sorpreso – ma non primo anche perchè ho cambiato mezzo, guida ed approccio mentale e non avevo mai guidato una Ducati. Vincono pilota e squadra insieme perchè il pilota non può vincere senza il team che ringrazio come anche alcuni sponsor locali che mi hanno sostenuto, la mia famiglia e tutti quelli che mi hanno aiutato. Sono pronto per il prossimo anni e spero che gli sponsor, che in questo sport sono fondamentali e rari da trovare, siano stati contenti e che mi supportino anche il prossimo anno”. Appuntamento alla primavera del 2026 e per chi, come Simone ha “la moto nel sangue”, la voglia di ricominciare è già tanta. (l.g.)
Lorenzo Gatti
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