MESOLA – Dopo il “botta e risposta” dei giorni scorsi sulla decadenza economica e sociale di Mesola tra il presidente del Circolo Socialista “Sandro Pertini”, Primo Marchetti, ed il sindaco Lorenzo Marchesini, il dibattito si sposta su altri temi. “Il sindaco Marchesini, oltre ad essere un pessimo sindaco, – dice Marchetti – ha fatto affermazioni diaboliche, oltre che false, in quanto ha dichiarato che questo decadimento è colpa dei governi Berlusconi degli ultimi 20 anni: falso perchè circa dieci anni fa governava Prodi, seguto da D’Alema, e falso quando ha affermato che ho appoggiato 20 anni di berlusconismo.Gli ricordo che dal ’90 al ’95 ho amministrato il Comune da Socialista con il PCI e lo SDI, che dal ’95 al 2000 sono stato eletto col centrosinistra ed immediatamente sono passato all’opposizione come gruppo indipendente socialista, nel 2000 mi sono candidato sindaco col nuovo PSI e solo nel 2009 ero capofila di una lista col simbolo socialisti riformisti unitamente all’UDC, An, Forza Italia e Lega Nord, coalizione che gli ha messo i brividi”.
“Purtroppo – continua Marchetti – la responsabilità è sua e delle sue giunte incapaci di creare economie alternative fossilizzatesi solo su un finto turismo, piazze e rotatorie ignobili e musei del cervo sperperando una montagna di soldi pubblici con il solo risultato di portare il Comune in una profonda crisi economica”.
“A sostegno di quello che sto affermando, – continua l’ex candidato sindaco – c’è il malcontento registrato recentemente dai cittadini di Bosco in merito alla piazza del paese, che in realtà è una via, la quale necessiterebbe di un radicale intervento ma non doveva, come era nei suoi intenti, diventare una piazza per essere chiusa al traffico. Non servono nè il rosmarino nelle aiuole nè una decina di portabiciclette a discapito di parcheggi e di una pavimentazione costata una follia per essere poi messi nelle attuali condizioni. Oggi il primo cittadino ci garantisce un intervento che prevede la rimozione e la succesiva posa della pavimentazione con costi già coperti: sarebbe onesto se dicesse da quale capitolo di spesa li sottrarrà , magari servirebbero per la messa in sicurezza di Via Belmonte e Via Biverare dove esiste un pericolo costante alla circolazione”.
“Magari, speranza folle, -chiosa Marchetti – li metterà di tasca propria restituendo i circa 150.000 euro che si è fatto versare in questi anni dalle casse comunali per i suoi contributi, tra l’altro non dovuti, per l’impiego part/full-time come docente al centro studi di Codigoro”.
Lorenzo Gatti
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