MESOLA – A circa quattro mesi dalle prossime elezioni amministrative, la campagna elettorale a Mesola gioca ancora “a carte coperte” e vede tutti i potenziali schieramenti guardinghi con le posizioni che restano accorte nell’attesa che siano gli altri a fare il primo passo.
Da questo “gioco delle parti”, il primo ad uscire parzialmente è il consigliere di minoranza Renzo Manfrin che al momento non scioglie però la riserva se farà una sua lista o se scenderà ancora nell’agone politico come componente di un listino.
“La mia proposta – spiega l’ex Fli – è che tutti quelli che non condividono il modo di amministrare dell’attuale giunta si schierino uniti perchè divisi si perde.
Se uniti nel 2009 siamo stati sconfitti per soli 46 voti, andando divisi la sconfitta è sicura e governare all’opposizione, con il passaggio dei consiglieri di minoranza da 5 a 4 contro gli 11 a 8 della maggioranza, non sarà possibile.
In quest’ultima legislazione abbiamo evitato “il muro contro muro” con la maggioranza ed abbiamo fatto un’opposizione blanda, ciònonostante la stragrande maggioranza delle nostre proproste è stata bocciata. Basti vedere che, nonostante una delibera del ’98 che lo prevederebbe, il periodico del comune non esce da 6-7 anni ed era l’unico strumento di voce della minoranza”.
Quindi lei correrà ?
“No, se non saremo uniti e non voglio candidarmi a tutti i costi e men che meno come capolista, mi stà bene anche un posto nella lista. Piaccia o no, bisogna restare uniti e questo è possibile: in questi ultimi cinque anni la divisione all’interno della nostra minoranza è stata più formale che sostanziale in quanto numerosi provvedimenti li abbiamo votati nello stesso modo, nei fatti ci siamo comportati come un unico gruppo. Solo che, dopo la mia uscita dal Pdl, avevo proposto al gruppo di prendere il nome di centrodestra ma la mia idea è stata respinta; poi sono usciti anche gli altri dal partito di Berlusconi ma i colleghi non hanno accolto il mio invito a riunirci sotto un unico simbolo, io sono ritornato al gruppo “Insieme per cambiare” mentre i colleghi non hanno attualmente una denominazione”.
Che Amministrazione desidererebbe?
“Con una giunta fatta di esperti delle materie, non necessariamente i cosidetti tecnici, perchè altrimenti, senza assessori competenti, i Comuni sono nelle mani dei funzionari comunali”.
Quali sono le sue impressioni ora?
“A mio avviso qualcuno adesso sta già correndo per conto proprio, l’unica direzione possibile attualmente è una lista civica perchè la gente si è disaffezzionata ai partiti. Io non chiudo la porta a nessuno nemmeno ai grillini coi quali poi abbiamo condiviso e condividiamo nelle idee varie battaglie”.
Lorenzo Gatti
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