MESOLA – E’ stata proprio una meravigliata Giorgia Fumanti, celebre cantante internazionale di origini italiane, a ricevere l’altra sera dalle mani dei sindaci di Mesola. Gianni Padovani, di Lagosanto, Arianna Romanini, e di Fiscaglia, Sabina Mucchi il riconoscimento per la 3a edizione del “Memorial Paola Ricci”, l’indimenticato sindaco laghese. A consegnare il premio alla singer italocanadese, che ora vive a Montreal e che ha venduto più di 2 milioni di dischi in tutto il mondo, anche il marito, il figlio e la madre dell’ex assessore provinciale Ricci ed il presidente della Pro Loco Angelo Modenese. La suggestiva serata, ai piedi del castello, è stata presentata dal brioso Claudio Castagnoli davanti ad oltre 250 persone accorse, anche da lontano, per seguire la serata intitolata “Una voce regina al castello”, organizzata da Cesare Telloli in collaborazione con le amministrazioni mesolana, laghese e codigorese e la locale Pro Loco. Ad esibirsi prima della Fumanti, che ha cantato in occasione delle Olimpiadi di Pechinol 2008 e dell’Expo di Shangai 2010 oltre ad avere scritto la canzone per la campagna elettorale delle prime presidenziali di Barack Obama, si è esibito il crooner gorese Andrea Curti che ha proposto cinque brani quali Call me irresponsible, You don’t know me, What a difference a day made, Our love is here to stay e Moondance, alcuni dei quali cantati da un altro celebre cantante italocanadese, Michael Bublè. E’ arrivata poi Giorgia Fumanti, elegante in abito lungo, accompagnata al piano dall’abile Davide Finotti, musicista codigorese diplomato al “G. Frescobaldi” di Ferrara. Decisamente impegnativo il repertorio della cantante toscana, che, in passato, ha cantato anche accompagnata dal celebre pianista cinese Lang Lang, con Josè Carreras, Zucchero, Gino Paoli e Lucio Dalla. E infatti, scenendo anche in mezzo al pubblico, ha proposto Caruso, The Mission,dall’omonimo film musicato da Ennio Morricone, Il mare calmo della sera di Andrea Bocelli e The prayer dello stesso Bocelli e Celine Dion. L’ovazione le è arrivata con il duetto “virtuale” del Nessun dorma dalla Turandot di Giacomo Puccini con Luciano Pavarotti. Da brivido, dopo la pausa, l’esecuzione di Finotti del brano Merry Christmas, Mr. Lawrence del giapponese Ryuichi Sakamoto, famosa colonna sonora della pellicola Furyo. Rientrata sul palco in abito di strass e toltasi le scarpe “per essere più radicata al suolo”, Giorgia Fumanti ha chiuso la serata con altri brani tra i quali Over the Rainbow e, a cappella, la difficilissima Ave Maria di Gounod. Per l’ultimo brano la cantante ha voluto vicino a sè la figlia maggiore. E sono stati applausi a scena aperta per una serata indimenticiabile.
Lorenzo Gatti