MESOLA – C’era persino il sindaco Gianni Padovani alla presentazione del nuovo Mesola che si è svolta nei giorni scorsi presso l’Evento Caffè, in paese. Il primo cittadino ha augurato una buona stagione calcistica ai castellani che già da alcuni giorni stanno correndo agli ordini del nuovo allenatore Stefano Gregnanin coadiuvato dal preparatore dei portieri Davide Bonazza e dal fisioterapista Andrea Rizzardi, presenti anche l’anno scorso nello staff dei biancazzurri. Tanti e di rilievo i volti nuovi, ben 13: Roma dal Lapecer Rovigo, Gelli e Cusinatti dal Gorino, Tessarin dal Delta Porto Tolle, Stella dalla Laghese, Marandella dalla Tagliolese, Tofanello e Scabin dal Loreo, Gobbo dal Tresigallo, Corradi dall’Ariano, Agnelli dalla Giacomense, Guidi e, chicca finale, Enrico Santon dalla Portuense. Bergamini è emigrato a Gorino, Casini a Scardovari, Piombo a Goro, Furlan e Giolo sono passati alla Tagliolese.
Chiaro il pensiero del presidente Enrico Granini:”Puntiamo a ben figurare sia in Coppa sia in campionato; la nostra è una società ambiziosa con parecchi partner che ci hanno aiutato in questo percorso. Il lavoro svolto negli ultimi tre anni, pur in tempi bui a livello economico, specialmente dal diesse Davide Ronconi e da me insieme agli altri consiglieri che ci ha permesso di riportare la squadra a livelli soddisfacenti, ha pagato”. Poi un ringraziamento per il recente torneo svoltosi in notturna al comunale: “Ringrazio la famiglia dell’indimenticato Angelo Duo, nostro storico direttore sportivo, per il supporto morale ed economico che ci hanno dato per lo svolgimento del 2° torneo a lui dedicato che, tra tribuna e campo, ha visto riuniti numerosi protagonisti della Promozione”. E dopo la reunion dei protagonisti di quel grande Mesola, sta agli attuali rinverdirne i fasti.
La rosa: portieri Cavalieri e Bulgarelli, difensori Cazzadore, Turolla, Gianella, De Conte, Tofanello e Scabin, centrocampisti Roma, Cusinatti, Ferroni,Guidi, Stella, Marandella, Agnelli e Santon, attacanti Codignola, Tirsu, Gelli, Tessarin, Gobbo e Corradi.
Lorenzo Gatti