BOSCO – Nonostante stia faticando in campo, il Bosco prova a vincere fuori dal campo. Mutuando una tradizione dal rugby, il cosiddetto “terzo tempo” cioè la pratica dei giocatori di entrambe le squadre di riunirsi in un convivio dopo l’incontro per festeggiare e mangiare insieme, talora anche con le famiglie e con i tifosi, La società biancazzurra, dall’inizio del girone di ritorno, ha deciso di riprendere questa pratica, che alcuni anni fa era stata anche suggerita dalla Federazione con il saluto colletivo dal campo al pubblico da parte di entrambe le formazioni che avevano appena concluso la partita poi abbandonato, per tutte la partite casalinghe e di offrire alla squadra ospite un momento conviviale con un rinfresco, aperto anche a tifosi locali ed ospiti. “Desideriamo riportare lo spirito sportivo al centro del calcio – spiegano i dirigenti biancazzurri – così come è usuale fare nel rugby. Da qui alla fine del campionato, con dignità , proveremo anche a vincere sul campo ma in ogni caso cercheremo di farlo anche fuori dal campo con la speranza che cresca lo spirito sportivo. Ci auguriamo che la gente, sia tifosi di casa sia ospiti, possa cogliere questo segnale, portatore di altri valori, nel modo giusto e che ritorni in tribuna anche se quest’anno i risultati non arrivano”. Anche sa stanno tribolando sul campo, i biancazzurri hanno lanciato un messaggio veramente apprezzabile. Appuntamento quindi al bar del campo per giocatori e tifosi per “il terzo tempo” biancazzurro di Bosco-Bentivoglio del prossimo 14 febbraio.
Lorenzo Gatti